Da oltre 50 anni la comunità francescana di Monteripido accoglie studenti universitari. Con la ripresa del secondo dopoguerra l’Università degli Studi di Perugia ha conosciuto un notevole sviluppo, che l’ha resa uno degli Atenei più prestigiosi del Centro-Sud Italia.
Era il dicembre del 1964 quando fra Felice Vincenzi, sulla scorta dell’esperienza di ospitalità offerta nei primissimi anni ’60 a un giovane della Provincia perugina, chiese al guardiano p. Igino Spaccini di accogliere come pensionante suo nipote, studente di Medicina al V anno, che restò a Monteripido fino a novembre dell’anno successivo. Subito dopo tre studenti di Chimica, provenienti dall’Abbruzzo, chiesero la stessa accoglienza e così la comunità iniziò a pensare di costituire negli ampi spazi del convento un pensionato universitario, vista la crescente richiesta.
La proposta, accolta benevolmente dalla comunità, trovò ben presto la sua attuazione e nel corso dell’anno 1966, con la costituzione del primo vero gruppo di universitari, si cominciò a dare una definizione all’attività di accoglienza. All’anno 1966 si può far risalire l’effettiva nascita della Residenza universitaria a Monteripido: a gennaio di quell’anno erano tre gli studenti ospiti mentre a dicembre i frati, che nel frattempo avevano fissato delle regole per l’accoglienza, stabilirono che potevano essere fino a dodici.
Già da subito i frati vollero dare un’impronta educativa e pastorale all’accoglienza dei giovani, secondo le indicazioni dei Superiori. Con il crescente numero degli studenti nacque l’esigenza di strutturare maggiormente l’attività ricettiva: nel 1972 venne nominato il primo Direttore, p. Giammaria Polidoro, e nel 1975, su indicazione del neo-eletto Ministro Provinciale p. Giulio Mancini, anche un Consiglio di direzione, costituito dal vicedirettore, p. Aurelio Rughetti e da altri due frati (il guardiano p. Fedele Confaloni e p. Ugolino Nicolini, memorabile docente di Storia presso l’Università di Perugia).
In quegli anni l’attività della Casa ha conosciuto un grande fermento: nel 1977, quando si registravano una settantina di studenti ospiti, fu realizzato un grande Convegno di Studi Fenomenologici, che ebbe notevole rilievo a motivo della presenza di alcuni tra i più famosi filosofi internazionali dell’epoca, con professori e studenti venuti persino dagli Stati Uniti.
Nell’autunno di quello stesso anno passò alla conduzione della Casa p. Aurelio Rughetti, che vi restò per oltre quindici anni. Tra le tante iniziative a favore degli studenti e della struttura, egli si trovò ad affrontare l’adeguamento dell’attività d’accoglienza alle norme del 1984, con cui ogni struttura ricettiva doveva assumere un profilo giuridico.
Una nuova fase dell’attività ricettiva ebbe inizio nel 1989, quando a causa di un terremoto venne chiuso il convento di Farneto e i giovani frati lì residenti vennero trasferiti a Monteripido. Furono dedicati loro i due piani del cosiddetto “seminarietto”, mentre gli studenti universitari, in numero ridotto, continuarono ad occupare il grande corridoio e quello in fondo più stretto. Giovani laici e giovani francescani condivisero i loro anni di studio fino al 1996, quando il convento di Farneto tornò ad essere agibile e il pensionato di Monteripido, sotto la guida di p. Giulio Michelini, direttore dal 1993, riprese la sua attività a pieno titolo, sebbene per breve tempo.
Nel 1997 un nuovo evento sismico, con epicentro a Colfiorito, investì un’ampia area dell’Umbria tra cui Assisi, gravemente danneggiata, in cui Basiliche, conventi e abitazioni furono resi inagibili. Le numerose clarisse del monastero di S. Chiara, anch’esse costrette al trasferimento, vennero accolte a Monteripido. Sebbene in modo molto ridotto, anche in questa fase i frati proseguirono con l’accoglienza di studenti e studentesse, che scoprirono come grande dono la presenza delle sorelle claustrali.
A seguito del rientro delle clarisse nel proprio monastero a pochi giorni dal Natele del 2000, il Ministro Provinciale, P. Massimo Reschiglian, istituì una commissione con lo scopo di preparare un progetto di gestione dell’ex-pensionato. Venne accolto il progetto della comunità universitaria di vita cristiana, affidato a P. Pietro Messa. Dopo il primo anno ad experimentum, l’attività proseguì con successo, senonché nel 2004 fu necessario far fronte a grandi lavori di restauro, che costrinsero alla chiusura del pensionato universitario.
Pochi anni dopo si riavviò con P. Matteo Marcheselli l’attività di accoglienza con il nome di “Casa Monteripido”, che nel 2008 tornò a funzionare a pieno regime, con la riassunzione di personale. Con la riapertura, la Casa è stata aperta all’accoglienza anche di ospiti di passaggio.
Dal 2009 si sono susseguiti nella conduzione dell’attività di accoglienza fr. Alessandro Mantini, p. Giulio Michelini nel suo secondo mandato, p. Paolo Zampollini e, dal 2012, fr. Massimo Chieruzzi.