UmbriaEnsemble sceglie il piano minimalista e l’approccio timbrico per interpretare in Musica questo messaggio.
Con una Viola ed un Violoncello, ripercorre l’itinerario tra identità e differenza in un gioco di specchi timbrici nel quale l’ascoltatore è trasportato in una dimensione nuova, puramente musicale e disorientante rispetto alle coordinate spazio- temporali che informano la nostra realtà quotidiana.
Dai moduli matematici sperimentati da Gabrielli, fino al contrappunto di Corelli, passando per l’ironia beethoveniana e l’ispirazione naturalistica dell’americano George Templeton-Strong l’itinerario proposto da UmbriaEnsemble suggerisce repertori ma, soprattutto, modalità di ascolto imprevedibili.
Il tutto intessuto in un velo di ironia, perché se tutto è come sembra, forse è anche tutto il contrario.